INNO ALLA PACE
Verde, verde, verde intenso. E nero. Di chi posso fidarmi e su chi posso contare? Un bianco perle di Cardamomo su un prorompente Galbano; Il pepe rosa, freddo e amaro, scivola sulla noce moscata e limone.
Polvere metallica, sento ancora l’aroma fumoso, nocciolato, avvolgente e caldo del fieno greco. Sono sicuro eppure dubito. Fuggo in un bozzolo di ambra grigia e ambroxan, eppure il fumo di Oud e Patchouli mi trova ancora, confondendomi, circondandomi.
Il cuoio, il Cypriol e l’inevitabile animalità di Costus mi chiamano come sirene irresistibili, come echi del mio passato, del passato che fuggo, del passato che sono; eppure sento ancora nel cuore il canto sereno e angelico dell’Incenso e del Sandalo, portato su ali di Muscone. Sembro del tutto muto, dentro di me parlo.
Evocando i conflitti tra il passato e il futuro dell’essere, Opus VII unisce armonia e incoscienza in una magistrale composizione verde, animalica e legnosa.
Profumieri: Alberto Morillas e Pierre Negrin